La psicologia positiva, partendo dalla filosofia dell’antica Grecia, studia la felicità umana.
Prendendo spunto dalla psicologia positiva e, soprattutto, dal metodo del coaching umanistico, voglio parlarvi della felicità delle relazioni, cioè quella felicità che deriva dai legami affettivi, dallo stare con gli altri, che siano i nostri partner, oppure i figli, le amiche ed amici, i colleghi o i parenti.
Quando coltiviamo questa felicità, ci sentiamo bene nel momento in cui amiamo, riceviamo amore e ne diamo a noi stessi.
In quest’articolo voglio focalizzarmi sulla felicità delle relazioni che deriva dal coltivare i rapporti di amicizia.
Spesso, nel mio lavoro di coach, incontro donne che hanno questa felicità in sofferenza, perché, per quanto, dal loro punto di vista, si impegnino a costruire relazioni, non hanno i risultati che speravano: le amiche tirano sempre pacco o le cercano solo quando fa comodo a loro.
Ti sei mai ritrovata in una situazione simile?
Le 3 domande da farsi per essere felici nell’amicizia
Prova a farti allora queste domande, senza avere troppa fretta di trovare la risposta, ma dandoti il tempo di riflettere, osservare i tuoi comportamenti e connetterti con il tuo mondo interiore.
- Quante amiche ho? Ricordiamoci che siamo per natura abitudinari e che la famosa zona di comfort è una sirena spesso molto allettante, per cui chiediamoci se il fatto di sentirci sole non derivi dal fatto che frequentiamo i “soliti 4 gatti”.
- Quante azioni ho fatto nell’ultimo periodo per allargare la mia cerchia di amicizie?
Pensaci, magari sta soffrendo di “lamentite” e il vestito che più ti piace indossare è quello della vittima. Sai quella vocina interna che ripete “nessuno mi vuole”; “nessuno mi cerca”; “faccio sempre io il primo passo”. Mi dirai, “ma non è vero! Faccio sempre io il primo passo”. Ok, prova a prendere carta e penna e fai l’elenco delle azioni fatte per coltivare le amicizie. Sei sicura che verrà fuori un elenco lungo lungo di azioni? Mi raccomando però, non mentirti! - Se invece hai fatto milioni di azioni, ma non ci sono i risultati sperati forse è il caso di chiederti: qual è l’obiettivo principale, o uno dei principali, quando penso all’amicizia?
Quando pongo questa domanda alle miei clienti, spesso la risposta è “ l’obiettivo è fare amicizia con chiunque; l’obiettivo è non stare da sola” Allora chiedo “ questa soluzione che risultati ha prodotto in termini di costruzione di amicizie che alimentano la tua felicità delle relazioni?
Pochi o nessuno, mi sento spesso ripetere un errore che commettiamo quando partiamo da un ottica di bisogno, di carenza e solitudine è quello di stare con chiunque, purché ci sia.
Motivazione e autostima nell’amicizia
In un ‘ottica di coaching partiamo invece dalla motivazione “ad andare verso”: io non ho bisogno di trovare amici, io sono motivata ad andare verso di loro.
Questa spinta alla proattività aiuta a non disperdere energia e a non abbassare l’autostima.
Il concetto è apertura, disponibilità e gentilezza verso tutti, ovviamente, ma poi, quando si tratta di creare delle reti di amicizie occorre pensare che gli amici sono il risultato di un’auto selezione.
Anche qui, come per la gestione di noi stesse nel tempo, occorre identificare il nostro essenziale.
Come scegliere le amicizie
Ci sono persone che risuonano con il nostro essenziale (valori, idee, passioni, interessi etc ) e persone che lo fanno molto meno. E’ normale: non possiamo piacere a tutti, né tutti possono piacerci. Quindi occorre che ti chieda: che tipo di persone mi fanno stare meglio e quali tipi di persone io posso fare stare meglio?
Ad esempio, se sei una persona dinamica ed attiva, probabilmente non risuonerai tanto con persone abitudinarie e sedentarie. Se non siamo molto compatibili è normale che poi le persone ci tirino pacco quando facciamo loro delle proposte per incontrarci, no? Quindi non è che devi sentirti rifiutata e farti strani pensieri sul tuo valore personale; è solo che stai frequentando persone non completamente in sintonia con la tua persona che non sono né meglio né peggio di te, ma solo diverse da te.
Passi pratici
Quindi, il primo passo, ancor prima di cercare di ampliare il giro di amiche, è riflettere sul tuo essenziale, sui tuoi interessi e frequentare ambienti che più rispecchiano quella che sei veramente. Lì è già un primo passo per trovare persone con cui condividere passioni ed interessi e avrai più facilità a fare amicizia.
Buon’amicizia a tutte!